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La Profezia di Malachia e l’ultimo Papa

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La Profezia di Malachia è un documento attribuito a San Malachia: 112 motti associati ad altrettanti Papi. Ultimo dei quali Pietro Romano
La profezia di Malachia sull'ultimo Papa - © Ufosullarete.it. Immagine generata con IA

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La Profezia di Malachia e l’ultimo Papa

La profezia di Malachia comprende 112 motti latini, ognuno dei quali associato ad un Papa.

La “Profezia di Malachia” è un documento che è stato attribuito a San Malachia, arcivescovo di Armagh nel XII secolo.
Il testo elenca 112 brevi motti in latino che descrivono i papi, da Celestino II (eletto nel 1143) all’ultimo papa, quello sotto il cui pontificato si verificherebbe la distruzione di Roma ed il Giudizio Universale.

Questo ipotetico papa, da Malachia, viene chiamato “Pietro Romano“.

Origine e contenuto della profezia

Era il 1595 e la profezia fu pubblicata per la prima volta in quell’anno dal monaco benedettino Arnold de Wyon nel libro Lignum Vitae.
Per tale monaco benedettino, San Malachia avrebbe avuto una visione durante un viaggio a Roma nel 1139, in cui gli sarebbero stati rivelati i futuri pontefici.

Come detto, ogni papa è rappresentato e descritto da un motto in latino che, in maniera distintiva, caratterizza ogni singolo papa.
Ad esempio, il motto “De labore solis” (“Dalla fatica del sole”) è stato associato a Papa Giovanni Paolo II, nato durante un’eclissi solare.

Come si può notare, questo motto sembrerebbe descrivere, in qualche modo, Giovanni Paolo II.

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Dubbi sull’autenticità

Secondo gli storici scettici, tale scritto sarebbe un falso del XVI secolo, non del XII. Questo sospetto anche per la mancanza di riferimenti a queste profezie nei 450 anni precedenti la sua pubblicazione.

Per di più, i motti sembrano molto precisi sino al XVI secolo, mentre diventano più vaghi e interpretabili per i secoli successivi.
Un altro elemento di scetticismo è l’inclusione di antipapi nella lista e l’assenza di una documentazione chiara sulla trasmissione del manoscritto originale.

Inoltre, il latino utilizzato non corrisponderebbe al latino del XII secolo, bensì ad uno stile più tardo.

Interpretazioni Moderne

Ma anche se tale documento fosse stato scritto solamente nel XVI secolo anziché nel XII, i motti rmianenti sembrano collegarsi comunque a qualche caratteristica degli ultimi pontefici.

Ho già citato il motto per Giovanni Paolo II “De labore solis“, nato nel corso di un’eclissi solare. Papa Benedetto XVI è stato associato al motto “Gloria olivae” (“Gloria dell’ulivo”). L’ordine benedettino, con cui condivide il nome ha come simbolo l’ulivo.

A Giovanni XXIII era stato associato il motto “Pastor et nauta” (“Pastore e marinaio”). E tale papa fu Patriarca di Venezia, città strettamente legata al mare.

Giovanni Paolo I è associato al motto “De medietate lunae” (“Della metà della luna”). E’ strano, ma il suo pontificato durò 33 giorni, circa come un ciclo lunare.

Per la precisione un ciclo lunare dura 29 giorni e mezzo, ma in alcune tradizioni esoteriche si considera un ciclo più ampio di 33 giorni. Anche il calendario druidico considera un ciclo lunare composto da 33 giorni.

L’ultimo motto di Malachia

Dopo il motto “De Gloria Olivae” si trova il motto “In persecutione extrema S.R.E. sedebit“, cioè “Siederà durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa

Questo sarebbe associato a papa Francesco.

Le profezie si concludono con “Pietro Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dai sette colli sarà distrutta e il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine“.

Coincidenze con i Tempi Attuali

Ed in questi tempi, con le varie crisi globali e, soprattutto, con il fatto che papa Francesco è attualmente ricoverato in ospedale, molti sostenitori della profezia ritengono che questi possano essere segnali della veridicità delle visioni di Malachia.

Scandali ecclesiastici, Vaticano coinvolto in delicate questioni, tensioni internazionali, diminuzione delle vocazioni, ed una maggior sfiducia nei confronti della Chiesa sembrano essere tutti segnali a favore di ciò che riporta il testo delle profezie.

Conclusione

Comunque sia e comunque vadano le cose, la “Profezia di Malachia” continua a suscitare interesse e dibattito. Autentiche o no, i tempi attuali coincidono con la parte finale del testo. Chi sarà Petrus Romanus”?
C.L.

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