Oumuamua: il misterioso oggetto interstellare
3 min readSolitamente, quando si parla di UFO e di ufologia, si tende a fare una distinzione netta tra scienza e complotto.
Solitamente, chi crede agli UFO, viene fatto passare per ignorante, per persona di scarsa cultura, per persona che si è sbagliata o per credulone.
Ma questa volta gli ufologi ed appassionati a tale argomento si stanno prendendo una sorta di rivincita.
Infatti l’astronomo Avi Loeb, professore alla Harward Smithsonian Center for Astrophysics è convinto che il misterioso oggetto che vaga per il cosmo chiamato Oumuamua sia un relitto di origine extraterrestre.
Questo strano relitto spaziale è entrato nel Sistema Solare ed ha già suscitato un po’di sorpresa appunto, perché, non si è certi di che cosa si tratti.
E’ stato scoperto il 19 ottobre 2017 e sin dai primi momenti ha suscitato stupore e mistero.
Attorno a questo sconosciuto oggetto celeste sono sorte strane teorie e leggende.
Le parole dell’astronomo, ovviamente, hanno suscitato polemiche.
A contrapporsi a tale affascinante tesi, ovvero di un oggetto di origine extraterrestre, è lo scienziato del Jet Propulsion Laboratory della NASA Zdenek Sekanina che ritiene si tratti semplicemente di polvere cosmica.
Ma Loeb è talmente convinto che l’oggetto sia di origine extraterrestre sino ad affermare che si tratti del resto di una tecnologia aliena alla deriva e che, attualmente, sta entrando nell’orbita di Giove.
Anzi, lo descrive in maniera particolareggiata. Per lui, infatti, si tratta di un oggetto molto lungo e molto sottile. Il suo spessore non supererebbe il millimetro.
La sua particolarità è che è talmente leggero che sarebbe spinto dalla luce solare.
Altre fonti che ho trovato in giro, invece, parlano di uno spessore di circa 40 metri e di una lunghezza di oltre 400.
Il professore di Harvard è convintissimo di ciò che afferma ma sarebbe disposto a cambiare idea solamente se qualche scienziato gli
portasse delle prove certe che si tratti di qualcos’altro.
Ma lo scienziato della NASA Zdenek Sekanina non accetta questa tesi. Per lui è semplicemente un enorme cumulo di soffice polvere, ciò che rimane di una Cometa che si è disintegrata. Però, anche se questa tesi è verosimile, non è possibile dimostrarla.
Su una cosa i due sembrano d’accordo: l’ipotesi dell’asteroide si può scartare perché tramite telescopio non si riesce ad osservare Oumuamua quindi non si tratta di una roccia spaziale. Loeb prosegue per la sua strada: “Non mi interessa cosa dicono le persone” ha riferito in un’intervista “non è importante per me, dico ciò che penso. La scienza non è politica e non si basa sui sondaggi”. Sempre nel corso della stessa intervista ha spiegato che molti colleghi sono d’accordo nell’affermare che si tratti di un oggetto incredibile, ma hanno paura a dirlo pubblicamente.
Loeb sa che la sua tesi potrebbe rovinargli la reputazione accademica, ma taglia corto. “Se non siamo pronti a scoprire cose eccezionali -ha concluso- non le scopriremo mai”.
Purtroppo per noi non sapremo mai con certezza cosa sia Oumuamua. Si sta muovendo a 70 mila miglia orarie e sta procedendo all’esterno del Sistema Solare. Ora si trova nei pressi di Giove e tra circa quattro anni sorvolerà l’orbita di Nettuno per poi allontanarsi sempre più verso l’infinito. Le nostre attuali tecnologie non ci
permettono di avvicinarci a lui: è troppo lontano per le nostre capacità e, purtroppo, non lo raggiungeremo mai.
Un altro interessante oggetto cosmico di origine interstellare è IM1. Ne abbiamo parlato in questo articolo.