Storm Mostro di Lochness: Nessie, stiamo arrivando!
2 min readIn poche parole, un tizio di nome Jackson Barnes, su Facebook, ha organizzato l’evento di invadere l’Area 51 ed ha fissato come giornata il 20 settembre 2019.
Mai si sarebbe immaginato di arrivare ad ottenere un milione di partecipazioni.
Il bello è che il milione di partecipanti lo aveva ottenuto circa due settimane fa. Ora manca poco per arrivare a due milioni. Ha infatti superato il milione e nove cento mila adesioni.
Come ha dichiarato più tardi, rivolgendosi al Governo degli Stati Uniti, il suo era solo uno scherzo per ottenere like su facebook e non intende più portare avanti questa idea.
Inutile dire che l’area 51 è una base americana “segreta” nella quale si dice siano custoditi velivoli alieni ed esseri extraterrestri.
La sua invasione, appunto, ha lo scopo di scoprire la verità.
Ma sull’onda del successo di questo evento dal sapore click-bait, è nato anche lo Storm Mostro di Lochness.“Nessie, stiamo arrivando: non puoi più nasconderti”.
Ed anche questo evento sta ricevendo un po’ di partecipazione. Dico un po’ perché se due milioni di persone il 20 si ritroveranno in Nevada, mi chiedo in quanti possano ritrovarsi il giorno successivo sulle rive del Lago di Lochness.
L’evento è organizzato, infatti, per il 21 settembre. In confronto a quello dell’Area 51 questo sembra un flop perché, al momento in cui sto scrivendo, ha raggiunto dolo 44 mila partecipanti.
In Nevada le richieste di prenotazioni hanno fatto il tutto esaurito nel giro di pochi giorni.
Mi viene da chiedermi quanti altri storm in aree turistiche, sfruttando la scusa di qualche mistero, verranno organizzate in futuro.
Sinceramente sono attratto dal mistero, ma pretendere di entrare nell’Area 51 in tanti mi sembra assurdo. Penso che i militari americani sapranno come difendere l’area.
Dall’altra parte il mostro di Lochness ha sempre gabbato da centinaia di anni tutti coloro che lo cercavano. E sinceramente mi auguro che faccia lo stesso con coloro che forse andranno a partecipare all’iniziativa.
E’ facile mettere un like ad un post.
Molto più difficile ed impegnativo è prendere un periodo di ferie dal lavoro, prenotare un aereo, una camera d’albergo organizzarsi con tutte le incombenze che comporta un viaggio, spendere dei soldi quando i soldi ce li hanno in pochi solo perché qualcuno crea un evento “Storm” qualcosa.
Invece che rompere le palle ad un mostro che vive in quel lago da qualche milione di anni… Perché non organizzare uno “storm” sotto la casa di qualche politico ogni volta che promette qualcosa e non lo mantiene? Altro che due milioni di adesioni! La cosa difficile è che, nel caso dei politici, gli storm sarebbero 2 o tre al giorno e sarebbe difficile seguirli tutti.
L.C.